Per malattie degenerative s’intendono tutte quelle patologie caratterizzate da una progressione lenta del quadro clinico che evolvono verso un deficit o perdita, più o meno completa, di una funzione o vitalità di un organo od apparato interessato. L’elemento comune a queste problematiche è la cronicità; l’andamento tende ad essere ingravescente ed irreversibile tanto da essere spesso definite come inguaribili.
Tali malattie, secondo la visione Biointegrata, nascono sulla base di una predisposizione costituzionale, dalla realizzazione di condizioni favorevoli alla loro insorgenza, quindi dall’arrivo di un input epigenetico slatentizzante. L’evoluzione, sulla base di quanto detto, è caratterizzata da un’alterazione delle bilance vitali espressione di un sovraccarico allostatico e della capacità resiliente specifica per ciascun individuo.
In Medicina Biointegrata, la possibilità di rafforzare il terreno costituzionale, quella di prevenire e correggere le condizioni favorevoli, l’individuazione e l’eliminazione della causa slatentizzante, permette di apportare un valore aggiunto di non poco conto in un percorso terapeutico spesso sterile di risorse in tal senso.